Con questo articolo lancio una serie di argomenti che mi stanno a cuore, che sono alla base della mia filosofia di lavoro e che mi riprometto di approfondire in articoli successivi:

  • la passione per l’informatica (intesa come utente, non come sviluppatore) e in particolare per i fogli elettronici (o fogli di calcolo, in inglese spreadsheet)
  • la filosofia di condivisione del sapere che sta alla base della nascita del world wide web
  • la preferenza per il software libero

Lo faccio con un esempio che può sembrare banale nei suoi contenuti, ma che richiede alcune tecniche avanzate nell’uso dei fogli di calcolo: la rappresentazione dei dati del mio pluviometro casalingo.

…tutt’altro che professionale e automatizzato, ma per ora basta questo!

L’obiettivo è quello di creare un grafico dinamico, cioè che si aggiorna automaticamente in base all’aggiornamento dei dati di base nella tabelle di origine.
Classico esempio: valori giornalieri di una grandezza, di cui voglio visualizzare solo gli ultimi 7 giorni.
Ai tempi della mia attività sul cantiere AlpTransit di Bodio come accompagnatore ambientale, avevo creato un grafico dinamico delle misure di deposizioni di polvere grossolana con metodo Bergerhoff degli ultimi 12 mesi, di cui andavo molto fiero:

esempio di grafico dinamico su 12 mesi: misure Bergerhoff cantiere AlpTransit di Bodio.

La soluzione adottata usa il concetto di intervallo denominato e la funzione OFFSET() – in italiano SCARTO().
Il gioco è presto fatto: si definisce un intervallo denominato dinamico, p.es. che comprende gli ultimi 10 valori della tabella grezza, e li si dà in pasto al grafico.
Microsoft Excel e LibreOffice permettono di definire le serie di dati per i grafici direttamente in questo modo. Con Google Sheets, invece, serve un passaggio supplementare: l’intervallo denominato dinamico deve essere rappresentato in una tabella d’appoggio, da cui poi procedere alla creazione del grafico.
Google inoltre mette a disposizione le risorse per la pubblicazione su sito web.

Ci sono talmente tante risorse sul web sull’argomento che ritengo superfluo approfondire ulteriormente in questo articolo i dettagli tecnici.

Nel caso del pluviometro, la procedura è completamente automatizzata: inserisco i dati della lettura in un modulo online, che alimenta una tabella grezza, da cui automaticamente sono estratti i dati dinamici, che aggiornano istantaneamente la rappresentazione grafica.
Io uso Google Sheets (ecco perché questo articolo è categorizzato nella sezione “Strumenti, supporti”…). Il risultato è questo:

Vi assicuro, si aggiorna dopo ogni lettura, provare per credere: tornate qui fra qualche settimana a controllare!